Tagli della Confederazione: il FNS adegua il finanziamento dei progetti di ricerca dal 2026

Tagli della Confederazione: il FNS adegua il finanziamento dei progetti di ricerca dal 2026
© CC-BY-NC-ND / Michael Lyrenmann

Il FNS respinge i drastici tagli al budget previsti dal Consiglio federale dal 2027, ma si prepara: dopo un intenso scambio con tutti i partner, ha definito misure di risparmio per diversi strumenti di promozione della ricerca.

Il FNS promuove la ricerca in Svizzera su incarico della Confederazione, che ne assicura il finanziamento. Con il pacchetto di sgravio 27, il Consiglio federale intende ridurre questi fondi del 10% nel 2027 e dell'11% nel 2028. Il FNS critica questo taglio massiccio, pari a 270 milioni di franchi. Anche se il Parlamento deciderà sui tagli solo il prossimo anno, il FNS deve adottare le prime misure fin da ora, poiché investe le sue risorse soprattutto in progetti di ricerca pluriennali: se, ad esempio, bandisce un concorso nel 2026, la maggior parte dei progetti inizierà nel 2027 e terminerà nel 2030.

Per garantire un sostegno alla ricerca equo e sostenibile nei prossimi anni nonostante la riduzione del budget, il FNS ripartirà l’impatto dei tagli su diversi anni, evitando così uno stop-and-go nei bandi di concorso. A questo scopo, sotto la guida di Torsten Schwede, presidente del Consiglio della ricerca, il FNS ha avviato un ampio processo decisionale sulle riduzioni: «Insieme alle rappresentanti e ai rappresentanti di tutte le università, delle accademie delle scienze e dei giovani ricercatori, abbiamo cercato soluzioni per mantenere attrattiva la Svizzera come polo di ricerca, in particolare per le nuove generazioni di studiosi».

Modifiche agli strumenti dal 2026

Al fine di distribuire meglio l'impatto del pacchetto di sgravio della Confederazione nei prossimi anni, il FNS ha definito le seguenti misure già a partire dal 2026:

  • Lo strumento di promozione della ricerca Spark, volto a sostenere idee innovative e non convenzionali, sarà sospeso almeno fino alla fine del 2027.
  • Le “Reti di implementazione” (Implementation Networks) non saranno introdotte dopo la fase pilota.
  • Lo strumento di promozione della cooperazione internazionale SPIRIT sarà sospeso sino al 2028.
  • Il FNS non lancerà nuovi bandi per il sostegno a nuovi progetti di ricerca COST. (La Svizzera continuerà a partecipare alle Azioni COST internazionali).
  • Il budget destinato ai Partenariati europei (European Partnerships) sarà ridotto di un quarto.
  • Per quanto riguarda lo strumento principale del FNS, ovvero la promozione dei progetti (Project funding), così nell’ambito degli strumenti di promozione alla carriera, in futuro saranno approvate meno richieste rispetto a oggi. L'entità di questi tagli per il triennio 2026-2028, sarà decisa annualmente dal Consiglio della ricerca sulla base delle decisioni di bilancio del Parlamento a fine anno. I progetti di ricerca in corso potranno proseguire regolarmente come previsto.

Sulla base di queste decisioni, entro fine ottobre il Consiglio della ricerca elaborerà il piano di stanziamenti per il 2026, che conterrà i budget delle nuove assegnazioni di fondi per tutti gli strumenti di promozione della ricerca. Una riduzione del budget per la promozione della ricerca avrà un effetto proporzionale anche sui budget destinati alla segreteria, agli organi collegiali e alle attività di valutazione.

Il FNS si pronuncia contro i tagli

Il FNS è consapevole della difficile situazione finanziaria della Confederazione e ha già contribuito al risanamento delle finanze federali. Come espresso nella sua dichiarazione sul pacchetto di sgravio 27, il FNS si dichiara contrario ai tagli proposti dal Consiglio federale, pari a oltre il 10% all'anno. Questi tagli indebolirebbero notevolmente la posizione della Svizzera come polo del sapere, nonché la qualità della ricerca svizzera. A causa delle misure di risparmio previste per gli anni 2027/2028, il FNS dovrebbe rifiutare almeno 500 progetti di ricerca innovativi, dai cui risultati dipendono economia, società e amministrazione. Ciò comporterebbe la perdita di posti di lavoro nella maggior parte dei Cantoni.

Un forte sostegno alla ricerca, al contrario, crea posti di lavoro ed entrate fiscali. Diversi studi nazionali e internazionali dimostrano che gli investimenti nella ricerca garantiscono un elevato rendimento economico. Per questo motivo, il FNS continuerà a opporsi a tagli di bilancio di tale entità.